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lunedì 9 maggio 2022

La sacralità dell'acqua



                        
                           

          

LA SACRALITA' DELL'ACQUA 
Il luogo e la cura nell'estetica e nella storia delle terme di                                          Lombardia.


                                                  

                                                         







 Il 22 marzo ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorrenza lanciata dalle Nazioni Unite nel 1992, all’interno delle direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

La Giornata Mondiale dell’Acqua nel 2022 vede tra i suoi focus le acque sotterranee che, invisibili all’occhio, rappresentano un tesoro nascosto che arricchisce le nostre vite. Quasi tutta l’acqua dolce infatti scorre sottoterra e con il peggioramento del cambiamento climatico, le acque sotterranee diventeranno sempre più importanti e saranno un elemento critico, da gestire in modo sostenibile.

A livello globale ci sono 3,2 miliardi di persone colpite dalla scarsità d’acqua, 1,2 miliardi in maniera estrema. E’ una risorsa sempre più scarsa e preziosa, basti pensare che il 97,5% dell’acqua del nostro pianeta è salata e della parte rimanente i 2/3 sono ghiaccio. Ne rimane una percentuale molto bassa nei fiumi, nei laghi, nelle falde acquifere e nell’atmosfera a nostra disposizione, mentre il suo consumo continua ad aumentare, di pari passo con la crescita della popolazione mondiale. Nonostante l’Obiettivo 6 dell’Agenda chieda di “assicurare l’accesso universale all’acqua da bere e ai servizi igienici attraverso un prezzo accessibile e una gestione efficiente e sostenibile”, le Nazioni Unite stimano che nel 2030 saranno oltre 20 milioni i cittadini che non avranno ancora accesso all’acqua potabile.

Le acque simbolizzano la somma universale delle virtualità, sono fons e origo, serbatoio di tutte le possibilità esistenziali e nel simbolismo religioso, come riporta anche Gaston Bachelard, hanno avuto un’importanza fondamentale di purificazione, seconda nascita, per quanto riguarda il fiume, anche nella mentalità più positivista, è inevitabile il riferimento, almeno a livello sentimentale, al suo  modello interiore che simbolicamente allude alla vita che scorre. Ogni religione infatti ha nel fiume il simbolo sacro della vita per arrivare alla sacralità delle acque in generale nelle culture arcaiche, fenomeno riscontrato anche fino al nostro Medioevo e nelle culture popolari. Emblematici del resto sono la sacralità del fiume Gange per l’Induismo e lo stesso rito del battesimo per il Cristianesimo.

Il degrado biologico delle acque di un fiume inquinato danneggia anche l’immagine interiore del simbolo della vita creando una non corrispondenza tra interno ed esterno.  

L’acqua rappresenta il rimedio naturale per eccellenza. Fonte di benessere, è grazie all’acqua che siamo vivi. Prima ancora di alimentarci abbiamo bisogno di bere acqua. L’acqua ci tiene in vita tramite l’idratazione, inoltre ci depura, ci mantiene in salute e sempre grazie all’acqua è possibile curare semplici disturbi; non solo, ci aiuta a prevenire alcune malattie.

 

LE TERME

Il termine “terme” deriva dal latino thermae e dal greco ϑερμαί (πηγαί) (sorgenti calde).  Nell’antica Roma, questo termine indicava l’insieme degli edifici destinati ai bagni pubblici, ispirati ai ginnasi greci, luoghi di ritrovo e educazione. La tradizione delle terme e delle abluzioni dopo gli esercizi fisici, infatti, era già radicata fin dall’età ellenistica. Del resto, anche tra gli antichi egizi vigeva l’usanza dei bagni a vapore, per purificare il corpo e rinvigorirlo.

Le terme dell’antica Roma fusero queste due tradizioni: erano sia stabilimenti destinati all’igiene del corpo (spesso anche gratuiti, e quindi aperti alle fasce più basse della popolazione) che luoghi dedicati al ristoro della mente. Non più solo semplici bagni pubblici, quindi, ma anche luoghi di cultura e di aggregazione, in cui discutere, scambiare opinioni, ascoltare musica e conferenze. Insomma, veri e propri spazi deputati alla convivialità. Per questo motivo, quindi, le terme romane vennero arricchite di bellezza, con mosaici in bianco e nero (prevalentemente sulle pavimentazioni) e decorazioni; ma non solo. Furono completate anche con palestre, biblioteche, sale, porticati, fontane, terreni per il gioco con la palla, giardini ombrosi e viali in cui passeggiare: tutto ciò, insomma, che poteva dare gioia alla vita. Le terme dei romani erano per gli imperatori un’occasione per competere fra loro, costruendo edifici sempre più sfarzosi. All’epoca spiccavano quelle di Agrippa, Nerone e Tito; ma in seguito anche quelle di Caracalla e Diocleziano. Tutti luoghi deputati alla convivialità, edificati con straordinaria magnificenza e sontuosità. I più importanti, come appunto le Terme di Stigliano, potevano contenere fino a seimila persone.


Dalle sale per le esposizioni a quelle per i dibattiti, dagli spazi per gli spettacoli alle sale dedicate al riposo: le terme dei romani non erano più solo bagni pubblici, ma un luogo di incontro in cui dedicarsi, oltre alla rigenerazione del corpo, anche ad attività sociali, a coltivare amicizie e a trovare appoggi e influenze politiche. Andare alle terme, nell’antica Roma, diventa quindi un’importante attività quotidiana per tutti, dai patrizi ai meno abbienti.

La storia delle terme naturalmente non si esaurisce con la caduta della civiltà romana: dopo una comprensibile decadenza nel Medioevo riprendono importanza a partire dal Rinascimento quando la cultura dell'epoca riconosce valore alla cura del corpo. Ma è soprattutto nell'ottocento che la medicina ufficiale consiglia di curarsi con le acque di varie fonti benefiche per la composizione chimica. La cultura ottocentesca però affrontava il problema in un modo esclusivamente positivista e scientista, mentre un pensiero ecologico oggi lo vede con uno sguardo olistico dove viene recuperata anche la dimensione spirituale e mentale conducendo a vedere le terme come luoghi per il riequilibrio di corpo, mente e spirito.

Esistono numerose e ottime guide alle terme di Lombardia. Il nostro paese, l'Italia, tra i più ricchi di fonti d'acqua curativa, non ha certo bisogno di pubblicizzare ulteriormente i suoi gloriosissimi stabilimenti termali. Piuttosto, ciò che manca è una cultura dell'acqua. I vademecum e i libri a sede che affollano gli scaffali delle librerie dicono tutto sulle località, le cure mediche, le attrezzature alberghiere e il tempo libero. Nessuno, però, ci spiega che cosa l'acqua sia, perchè l'uomo di tutte le ere e di tutte le latitudini abbia affidato a essa, in apparenza così semplice, così banale, il benessere del proprio corpo. Il solo discorso scientifico non basta perchè la fortuna dell'acqua è soprattutto legata alla sua valenza simbolica, ai suoi significati mitici, religiosi, filosofici. Non si tratta, quindi, soltanto della guarigione del corpo, ma anche di quella dello spirito cui l'acqua è legata indissolubilmente dalle valenze catartiche della reintegrazione e della purificazione. L'acqua sacrale che un tempo agiva sull'animo umano è divenuta oggi l' "acqua curativa" che esercita un'azione benefica sul corpo. 


TERME DI SANPELLGRINO

                                          


Almeno inizialmente le Terme, con le loro acque dai molteplici effetti benefici, costituiscono il leitmotiv attorno al quale si materializza la crescita e la frequentazione del paese .
Già note fin dall’Alto Medioevo, menzionate anche da Leonardo da Vinci nella mappa tracciata tra il 1482 e il 1512 durante il suo viaggio in Valle Brembana, le Fonti sono oggetto di ponderate indicazioni terapeutiche già nel 1799, ma, ancora agli inizi dell’800 risultano sconosciute, mentre il borgo brembano viene considerato un villaggio di scarso rilievo. Solo nel 1848 i Palazzolo, allora proprietari della sorgente più importante, edificano il primo stabilimento termale, seguiti dai Salaroli che ne aprono un secondo praticamente contiguo al precedente. Nel 1901 si assiste all’inaugurazione dello Stabilimento dei Bagni e della Sala Bibite.Il vasto ed accogliente ambiente, dotato di numerosi punti per il prelievo dell’acqua, viene decorato sul soffitto e sulle ampie pareti con affreschi in stile pompeiano, riproducenti figure mitologiche, motivi allegorici ed elementi floreali vari. Accanto alla Sala Bibite sorge l’elegante porticato, impostato su venti ampie arcate, rette da massicce colonne in granito, che mette in comunicazione la stazione termale con il Casinò. Nel corso degli anni la stazione termale è stata rinnovata nei servizi e modernizzata nelle attrezzature nell’intento di adattarsi alle esigenze sempre più specialistiche della medicina termale…

L’acqua minerale naturale di San Pellegrino Terme sgorga da tre sorgenti di identica composizione, situate l’una in prossimità dell’altra, alla base della falda meridionale di una rupe di natura dolomitica, costituita essenzialmente da carbonato di calcio e di magnesio, che s’innalza per circa 600 metri sino al poggio Belvedere. La sorgente più elevata e più abbondante è la “Palazzolo”; le altre due sono denominate “Salaroli” e “Fonte Vecchia”.

L’acqua scaturisce da strati profondi della crosta terrestre, al riparo da infiltrazione di acque superficiali come dimostra la costanza della temperatura (26° sia d’estate che d’inverno) e della composizione chimica, tanto nei periodi di piogge prolungate quanto nei periodi di siccità. L’ampia zona di protezione sanitaria intorno alle rocce da cui sgorgano le sorgenti garantisce l’assoluta purezza batteriologica dell’acqua.


TERME DI BOARIO

                            

          


   

Le Terme di Boario si presentano oggi come un nuovo modello di benessere termale, orientato alla costruzione di un turismo attento alla salute e all’ambiente. Nel 2008 la struttura è stata completamente restaurata, la Cupola Liberty, il Parco, e ilcentro cure sono solo alcuni degli edifici interessati dai lavori. Il percorso SPA propone un nuovo modo di vivere le terme, basato sulla tradizione centenaria, ma rivisitato in chiave moderna e contemporanea.

L’eccellenza delle nuove Terme è confermata nel 2010, quando il CERAM (Centro Europeo di Ricerca Acque Minerali) riconosce alle quattro acque delle Terme di Boario il Premio Europeo Qualità Acque Minerali.

La storia di Boario Terme come eccellente centro di cura nasce alla fine del Settecento con la costruzione del Casinò Boario, luogo in cui si somministravano "acque salutari magnesiache e vitrinolate di ferro", come scriveva Antonio Bazzini su “Cronaca di Lovere”.

La prima menzione di "polle medicinali" è da attribuire a Padre Gregorio Brunelli (Valle Camonica - 1698), ma le proprietà terapeutiche delle fonti termali sono note sin dal XV secolo e segnalate da medici illustri.

Con il trionfo della moda di "passare le acque", nella seconda metà dell'Ottocento Boario Terme divenne un "salotto all'aperto", luogo di cura e ritrovo mondano per la ricca borghesia cittadina: proprio in questo scorcio di secolo, l'acqua Antica Fonte compare nei negozi degli speziali milanesi, accolta come un vero e proprio toccasana.
Uno dei suoi più noti estimatori fu Alessandro Manzoni, che ne ordinò - tramite una lettera oggi conservata negli archivi delle Terme - più di cento bottiglie, per trattare un'affezione epatica. Anche la sua seconda moglie, Teresa Stampa, ebbe modo di apprezzare personalmente la straordinaria efficacia di queste acque termali, come testimonia una sua lettera datata 16 dicembre 1845: "...avevo poi anche desiderato e stabilito tante volte di volerle dir io, di mia mano, che la mia totale guarigione l'ho dovuta alle acque di Boario".

Risale invece al 1913 la costruzione della cupola Liberty di marmo bianco, con balconata sostenuta da colonne a capitelli ionici: un tempo sede di orchestre, oggi emblema e simbolo delle nuove Terme di Boario.
La storia delle Terme di Boario e le sue tradizioni attraversano tre secoli, dopotutto “Acqua Boario, Fegato centenario.


TERME DI SIRMIONE

                                       


Le attrattive naturalistiche e storico-archeologiche non sono tuttavia le sole a caratterizzare Sirmione: sin dal Rinascimento era nota la presenza di una fonte termale calda e solfurosa, la Bojola, che zampilla dal fondale a 250 metri dalla riva orientale.
Il tentativo di canalizzare e sfruttare l’acqua, conservandone la temperatura originaria, ebbe però buon esito solo nel 
1896. A partire da questa data, l’attività termale di Sirmione si ampliò successivamente e divenne nota in tutta Europa. Dopo la battuta d’arresto subita dall’economia a causa della Grande Guerra, la proprietà e la concessione passarono alla Società Terme e Grandi Alberghi Sirmione, nata nel 1921, che ancora le detiene. L’attività subì un’altra interruzione a causa della seconda guerra mondiale, nel corso della quale le truppe di occupazione danneggiarono sia le strutture alberghiere che le attrezzature termali. A partire dalla fine della guerra, tuttavia, le Terme conobbero un grande impulso, decisivo per l’occupazione e l’economia di Sirmione. La ripresa ebbe una tappa importante già nel 1948 con la costruzione del nuovo Stabilimento Termale e con la creazione di un Centro Cura della Sordità Rinogena. Attualmente gli stabilimenti sono due: il Catullo, nel centro storico, e, dal 1987, il Virgilio, a Colombare.

L’acqua termale trova applicazione nella cura e prevenzione di disturbi, otorinolaringoiatrici, broncopneumologici, reumatologici, ortopedici, dermatologici e ginecologici. Nel 2003 è stato inaugurato al Catullo il centro Aquaria che, riprendendo le antiche tradizioni romane, propone la piscina termale come fonte di benessere.

Si può dire dunque che Sirmione ha ripreso e ampliato nel ventesimo secolo quella vocazione turistica presente già nel I secolo a. C. : è stato ricordato come gli edifici romani di cui si sono rinvenuti i resti fossero “seconde case” di ricche famiglie della zona. Per secoli Sirmione fu visitata da turisti attratti dalla sua bellezza naturale e dalle sue memorie storiche, ma gli alberghi, le ville, le seconde case, le strutture turistiche nacquero solo dal secondo dopoguerra.
Attualmente la sfida che gli amministratori e gli operatori turistici devono affrontare è molto diversa da quella di cinquant’anni fa: allora si trattava di incrementare il turismo, ora bisogna cercare un equilibrio tra la necessità di salvaguardare la fisionomia del luogo e le forti sollecitazioni derivanti dall’afflusso continuo di visitatori cui si somma l’incremento di popolazione residente che sta interessando tutto il basso Garda.


TERME DI SANT'OMOBONO





 

In una splendida posizione nella valle Imagna, Sant’Omobono Terme gode di un clima dolce che lo rende meta ideale per un soggiorno estivo. Il centro comprende diverse frazioni – Selino Basso (427 m) è sede comunale – disseminate in un paesaggio agricolo caratterizzato dai “ronchi”, tipici terrazzi sostenuti da muriccioli. A Sant’Omobono Terme si trova il sito più caro ai fedeli valligiani e conosciuto non solo nella Bergamasca: è il santuario della Cornabusa, ricavato in una grotta e contenente una statua della Madonna che sostiene il corpo di Cristo.
Le terme.
Nel cuore verde della valle Imagna, a 500 metri di altitudine, sorge villa delle Ortensie, residenza gentilizia di fine Ottocento. Insieme al più moderno edificio delle cure idropiniche, inalatorie, fango e balneoterapiche situato dirimpetto, essa costituisce l’attuale complesso termale. Gli effetti terapeutici della sorgente solfurea che sgorga da una roccia di calcare bituminifero erano conosciuti sin dal Settecento e verso la metà del XIX secolo tali acque venivano chiamate “della rogna”, per via dei benefici effetti che avevano sulle malattie cutanee. Oltre che per tali patologie, oggi sono utilizzate per affezioni delle vie respiratorie, dell’apparato otorinolaringoiatrico, di quello digerente e intestinale. Villa Ortensie, nella cornice lussureggiante di un parco di oltre 130 000 mq, è una struttura alberghiera di ottimo livello: dispone di un centro benessere con impiego di metodo-logie naturali, attrezzature termali, piscina coperta con idropercorso vascolare, palestra, sauna, idromassaggi, inalazioni, shiatsu e massoterapia. Non mancano i trattamenti estetici e programmi specifici (2-7 giorni) per il recupero della forma fisica.

L’acqua.
Fonte della Salute. 13 °C solfurea.
Le indicazioni terapeutiche.
Patologie del fegato e delle vie biliari, della pelle, dell’apparato circolatorio, dell’apparato digerente, dell’apparato respiratorio, dell’apparato urinario e del ricambio, ginecologiche.
Le cure termali.
Humage, inalazioni, insufflazioni, irrigazioni nasali, politzer crenoterapia, ventilazioni polmonari, bagni e docce terapeutici, idromassaggi, idropercorso, fanghi, irrigazioni gengivali, cure idropiniche, irrigazioni intestinali, vaginali.
Altri trattamenti.
Acquaticità, cosmesi, educazione alla salute, fitness, ginnastica respiratoria, massaggi, medicina estetica, programmi antistress, riabilitazione, terapie fisiche.

IL TEMPO LIBERO
Grotte e fenomeni carsici. L’intera valle Imagna offre molteplici occasioni di piacevoli escursioni. Oltre al Resegone, meta alpinistica di tutto rispetto, suggestivo è l’itinerario speleologico. Il territorio è infatti ricchissimo di fenomeni carsici con circa 250 grotte e numerose doline che, sia che si aprano nelle fratture della dolomia, sia che facciano capolino tra gli strati neri del calcare, presentano molti spunti di interesse: alla bellezza delle concrezioni si affiancano ritrovamenti archeologici e paleontologici con presenza di rare specie di fauna cavernicola. Nel comune di Costa Valle Imagna, nelle località Ca’ Todesk, Ca’ Gazzoli, Ca’ Bagazzino e val de la Catoi, tra fitti boschi di latifoglie affiorano numerosi monoliti carsici.
Luoghi papali. Partendo da Sant’Omobono e dirigendosi verso Cepino, a metà montagna – da risalire a piedi o in auto – si incontra il santuario della Cornabusa. Questa basilica naturale, ricavata nella roccia e immersa nel bosco, è dedicata alla Madonna Addolorata. All’interno, fa mostra di sé la statuetta di legno della Vergine col Cristo morto, risalente al 1500. Luogo di preghiera, meditazione e raccogli-mento tuttora molto frequentato dai fedeli lombardi, venne scelto da Angelo Roncalli come luogo in cui celebrare il cinquantesimo anno di ordinazione sacerdotale. Poco tempo dopo la ricorrenza, quel sacerdote, che aveva iniziato a frequentare il santuario della Cornabusa, venne eletto papa, assumendo il nome di Giovanni XXIII. Il pontefice, nato a Sotto il Monte, paese distante una trentina di chilometri, rimase sempre molto legato alle proprie origini e a questi luoghi. Non sono pochi, oggi, i pellegrini che si recano nel paese natale di papa Roncalli per visitare la casa in cui nacque e altri luoghi a lui legati.
La rotonda di S. Tomè. Prossima ad Almenno San Bartolomeo si trova la bellissima chiesetta di S. Tomè, una delle più note costruzioni romaniche a pianta circolare della Lombardia. Venne eretta probabilmente tra l’XI e il XII secolo sulle fondamenta di un edificio preesistente di epoca franca, del quale furono recuperati le colonne e altri materiali di costruzione. È costituita da tre volumi cilindrici sovrapposti: il corpo principale – con il presbiterio e l’abside – la cupola e la lanterna. L’esterno è decorato da semicolonne, lesene e bifore; molto raffinati sono gli archetti intrecciati delle parti posteriori. L’interno è diviso in due livelli: uno inferiore disegnato da otto colonne e uno superiore, il matroneo, anch’esso con otto colonne, poste in corrispondenza di quelle inferiori. Le nicchie del perimetro, l’abside, i colonnati, nonché la cupola a volta anulare formano un insieme di grande eleganza e suggestione, enfatizzata anche dai raggi di luce che penetrano dalle piccole finestre dell’edificio.




A Milano sorgerà il complesso termale cittadino più grande d’Italia

Con le terme San Siro si riapre un antico orizzonte per l'acqua divenendo cura del corpo e della mente. Una nuova eccellenza per una città come Milano, sempre pronta a guardare avanti, ma anche indietro posando lo sguardo sui primi esempi di termalistica romana che fecero delle terme veri e propri ritrovi dove trascorrere una parte della giornata. Con questo grande complesso oggi, come ieri, le terme tornano ad essere il luogo dove ritrovare la salute del corpo e dell'anima, nulla di diverso dalle terme stabiane e dalle terme del foro di Pompei, primi esempi completi di termalistica romana tutti databili dal    primo al secondo secolo.
Milano avrà le sue nuove terme nelle storiche scuderie de Montel di San Siro. Il progetto sfrutterà le sorgenti di acqua termale presenti nel sottosuolo e sarà pronto entro il 2023.





Il progetto delle Terme prevede la realizzazione del complesso termale cittadino più grande d'Italia con 800 metri quadrati di vasche, interne ed esterne, di acqua sulfurea che potranno ospitare fino a 600 persone contemporaneamente. Il nuovo parco urbano si svilupperà su una superficie di 8mila metri quadrati con saune, piscine, aree relax. 2.400 metri quadrati di cortili interni.

L' acqua insomma ci cura da migliaia di anni ma perché l'uomo possa godere appieno della sua azione salutare e benefica occorre allontanarsi dal concetto del "prendere una medicina". L'esperienza termale, soprattutto, necessita di una disposizione dell'animo, la stessa che dovettero avere gli antichi romani e che, ai giorni nostri è ancora possibile trovare ad esempio, in Turchia dove i bagni e le saune sono considerati momenti quasi magici e di estremo relax. In questo modo l'acqua non ci ridarà soltanto la salute del corpo, ma ci aiuterà anche a recuperare la serenità dello spirito.