Gaspare Lo Buglio era poco più che un ragazzo quando
partecipò alla fondazione dell’Istituto Uomo e Ambiente nel 1984. Era un
giovane architetto che veniva da Palermo e ci eravamo conosciuti all’Ipsia di
Lissone dove insegnavamo, lui si infervorò subito per le idee che allora andavo
mettendo a fuoco in merito alla necessità di rifondare l’architettura su basi
ecologiche, partecipò dunque all’atto costitutivo dell’associazione. Successivamente,
non ricordo i motivi, ci perdemmo di vista fin quando una decina d’anni fa si
presentò ad uno dei nostri numerosi convegni in Umanitaria e ricominciò a frequentarci.
Da allora è stato socio sostenitore ed ha partecipato alle nostre numerose
riunioni. Aveva un grande interesse per Leonardo da Vinci ed era diventato suo profondo
studioso e conoscitore. Raccontava di aver scoperto il nome della misteriosa modella per La
Gioconda e che ne avrebbe rivelate le prove in una esposizione che stava
preparando da lungo tempo. Lo andai a trovare dove abitava solo in modo molto spartano per scoprire i
suoi segreti ma era piuttosto riservato. Scoprimmo che amava una gattina che
gli faceva compagnia nel suo soggiorno bohemien. Lo scorso anno lo invitai a
tenere una relazione sull'armonia nell'ambito del convegno Sano, bello, felice
in architettura. Fu una rivelazione che piacque a tutti per la profondità e la
preparazione. Fra l’altro parlò della bellezza come antidoto alla guerra
mostrando i dipinti rinascimentali che ritraggono Venere e Marte dopo il coito
da cui nacque Armonia e mostrando come Venere riesca a domare Marte. Fu tra i primi a sottoscrivere il nostro Manifesto sul diritto alla bellezza naturale che presentammo lo scorso autunno. Ora se ne
è andato in silenzio a sessantasei anni improvvisamente, e misteriosamente come
aveva vissuto, nell'anno delle celebrazioni della ricorrenza della morte del
suo Leonardo da Vinci tanto amato lasciandoci un po’ tutti sgomenti e un po’ tristi
per non averlo forse pienamente compreso.